Verona, quando il riscatto passa dalla mensa dei poveri: «Tanti si rialzano» - CorrieredelVeneto.it

2022-09-10 13:59:35 By : Mr. Tom Li

i frati e i volontari della Mensa di San Bernardino

Tra le famiglie sostenute dalle mense francescane di «Operazione Pane», una su tre ha chiesto a i uto per la prima volta in seguito ai disagi economici provocati dall’emergenza. «Il Covid-19 ha messo in difficoltà tante famiglie, anche con bambini piccoli. Sono centinaia le mamme e i papà che in questo difficile anno si sono improvvisamente trovati a chiedere aiuto alle mense francescane per poter crescere i loro figli». A renderlo noto è il direttore dell’Antoniano, frate Giampaolo Cavalli, che lancia un appello: «Le persone che hanno bisogno di aiuto non possono essere lasciate sole. Noi ci siamo, ma abbiamo bisogno del sostegno di tutti per non lasciare indietro nessuno».

Solo alla Mensa San Bernardino di Verona, una delle 13 mense francescane italiane, c’è stato un aumento di richieste d’aiuto di oltre il 40% rispetto a un anno ordinario: da circa 100 persone al giorno a cui servire pasti caldi e fornire indicazioni di prima necessità, si è arrivati a toccare quota 150, di cui il 20% composto da italiani. «Molte delle famiglie che si sono avvicinate alle mense francescane in questi mesi sono composte da mamme e papà che mai avrebbero pensato di trovarsi a chiedere aiuto – aggiunge frate Cavalli –. Si tratta di genitori con importanti difficoltà economiche, ma anche relazionali, sociali e di impossibilità di accesso alle risorse e alle offerte del territorio. Famiglie per cui l’esclusione e l’impoverimento sociale sono l’altra faccia della medaglia della povertà economica».

A dare il benvenuto alla lunga fila di persone, ogni mattina al Convento di San Bernardino in via Saffi, ci sono circa 12 volontari (su un totale di 90 che ruotano in settimana), coordinati da frate Francesco Velluto: «Sono il volto della provvidenza – chiosa – a cui si aggiungono i nomi dei benefattori, aziende, imprenditori e privati che donano cibo, prodotti per l’igiene personale e materiale per il trasporto, come sacchetti, contenitori per monoporzioni, tovaglioli e posate, oppure effettuano bonifici periodici». Gesti di solidarietà che restano nell’anonimato e sono indispensabili per cambiare le sorti di un concittadino. Emblematica è la storia di Gianfranco: «Un uomo di 59 anni che sei anni fa si è ammalato – racconta frate Francesco -. La malattia lo aveva costretto a lasciare l’attività professionale e, non avendo aiuti o familiari vicini a cui chiedere sostegno , in poco tempo si era ritrovato per strada. Gianfranco però è sempre stato molto determinato: finite le cure, va a fare il bagnino d’estate e il muratore d’inverno. Riesce a mettere da parte quel po’ che basta per acquistare un’automobile usata e dormire al sicuro durante la notte». Un giorno, spinto dalla ricerca del lavoro, Gianfranco arriva a Verona e viene accolto alla Mensa San Bernardino. A maggio dell’anno scorso incontra la sua attuale compagna e oggi abitano insieme in una casa in affitto.

«Un storia di riscatto e speranza – aggiunge Velluto – ma ce ne sono tante. Lo scorso giugno v e niva qui in mensa un ragazzo, proveniente dal Trentino . L’azienda per cui lavorava aveva fallito a causa dello stop per la pandemia, nel giro di poco tempo la sua fidanzata l’aveva lasciato e lui si era ritrovato per strada, a dormire nel parcheggio vicino alla mensa . Il quartiere è stato molto sensibile alla sua presenza: c’è chi si è prodigato per trovargli un lavoro e chi addirittura l’ha accolto in casa, ospitandolo in soffitta, nel periodo più duro del Covid». Una generosità a catena che abbraccia, solleva, incoraggia. Oltre a servire colazione e pranzo dal lunedì al sabato, alla Mensa di San Bernardino è possibile fare una doccia, la lavatrice, ritirare indumenti intimi e confrontarsi con l’assistente sociale Laetitia Charue, presente da sei anni sul campo, e col centro d’ascolto, in grado di indirizzare nel disbrigo di pratiche, a stilare un curriculum vitae e ad accompagnare con tanti piccoli passi al ritorno in società (e non più ai margini). «A volte per rialzarsi - conclude frate Francesco - basta solo tendere una mano».